Cannabis

I cannabinoidi sono le sostanze di abuso più usate al mondo dopo l’alcool. Essi sono molto pericolosi per l’organismo ma stanno sempre più ottenendo accettazione legale in alcuni paesi, presentando un potenziale problema per l’aumento della dipendenza a tutte le età, soprattutto nella giovane età.

Con il termine cannabis ci si riferisce a tutte le sostanze psicoattive ottenute dalla canapa sativa. Il termine comprende circa 60 componenti attivi, tra cui il primario è il tetraidrocannabinolo (THC).

La cannabis è tipicamente fumata ed usata sotto forma di marijuana (ottenuta dalle foglie essiccate e dalle infiorescenze della pianta) e hashish (un concentrato dei principi attivi della cannabis sotto forma di resina).

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MECCANISMO D’AZIONE

I recettori cannabinoidi sono parte integrante del nostro organismo, sono presenti anche nel cervello e fanno parte del sistema endocannabinoide, il quale è coinvolto in una serie di processi fisiologici legati allo stimolo della fame, alla memoria, alla percezione del dolore e all’umore.

Dopo l’uso, i cannabinoidi entrano nei polmoni, passano direttamente nel flusso sanguigno ed entrano nel cervello, dove si legano ai recettori endocannabinoidi.

L’alterazione del sistema endo-cannabinoide attraverso l’utilizzo di cannabinoidi può influire sul sistema nervoso in maniera negativa e permanente, soprattutto durante la fase dello sviluppo (adolescenza).

EFFETTI

I composti chimici contenuti nella pianta di cannabis hanno vari effetti psicologici e fisici sul corpo umano. Gli effetti a breve termine si manifestano dopo pochi secondi dall’assunzione e sono completamente evidenti entro pochi minuti ed in genere durano da una a tre ore, a seconda del tipo di sostanza assunta. Dopo l’ingestione orale l’inizio dell’effetto è ritardato rispetto all’assunzione tramite fumo, ma la durata è prolungata a causa del continuo lento assorbimento. La durata degli effetti diminuisce dopo un uso prolungato e lo sviluppo di una maggiore tolleranza ai cannabinoidi.

I cannabinoidi sono le sostanze di abuso più usate al mondo dopo l’alcool
Effetti psicologici
  • Euforia
  • Alterazione delle percezioni
  • Senso di benessere
  • Rilassamento
  • Riduzione dello stress
  • Aumento della libido
  • Aumento dell’appetito

TRATTAMENTO

Poiché i sintomi dell’astinenza da cannabis possono costituire uno stimolo alla ricaduta, un sostegno farmacologico può essere di aiuto nel prevenire le ricadute e trattare la dipendenza. Nonostante non ci sia un farmaco specifico per il trattamento dell’astinenza da cannabis, possono essere utilizzati degli agonisti dei recettori cannabinoidi in aggiunta a farmaci che regolano l’umore e l’irritabilità (stabilizzatori dell’umore e antidepressivi). Il supporto psicoterapeutico è di fondamentale importanza per il trattamento della dipendenza. La terapia cognitivo comportamentale, ritenuta una delle più efficaci, aiuta il dipendente ad identificare e correggere i comportamenti problematici e le emozioni ad essi associate. Lo scopo è quello di mobilizzare le risorse interne necessarie al cambiamento, promuovere l’autocontrollo, monitorare i comportamenti target e prevenire le ricadute. 

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